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Osteoporosi: una giornata per la salute delle ossa negli ospedali con i Bollini Rosa

Endocrinologia Redazione DottNet | 19/10/2021 13:34

In Italia, il 23 per cento delle donne oltre i 40 anni e il 14 per cento degli uomini con più di 60 anni è affetto da osteoporosi; si stima colpisca circa 5.000.000 di italiani, di cui l’80 per cento sono donne in post menopausa

Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, ha promosso il 20 ottobre la sesta edizione dell’(H)-Open Day dedicato alla salute delle ossa. Gli ospedali aderenti del network Bollini Rosa hanno offerto gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinico-diagnostici e momenti informativi come visite endocrinologiche, reumatologiche, counselling psicologico, esami e prelievi, info point, conferenze e distribuzione di materiale informativo.

"Obiettivo di questa iniziativa, giunta alla sua 6ª edizione, è sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione primaria, attraverso l’adozione di corretti stili di vita fin dalla giovanissima età e un corretto introito di calcio e vitamina D, secondo un’alimentazione equilibrata e adeguata", commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. "Nell’ambito della prevenzione gioca un ruolo strategico anche la diagnosi precoce per impedire il verificarsi delle fratture da fragilità che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante dell’osteoporosi. Ecco perché l’(H)-Open Day di Onda è una valida occasione per offrire alla popolazione strumenti di prevenzione e sensibilizzazione su questa patologia che colpisce soprattutto le donne in post menopausa".

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Difatti, si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80 per cento sono donne in post menopausa. Consiste in una condizione silente e asintomatica di deterioramento dell’architettura ossea e di riduzione della massa minerale, con conseguente aumento della fragilità dell’osso e maggior rischio di fratture spontanee o a seguito di traumi di minima entità. Nel nostro Paese, il 23 per cento delle donne oltre i 40 anni e il 14 per cento degli uomini con più di 60 anni è affetto da questa patologia e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all'aumento dell'aspettativa di vita. Sebbene insidiosa, può essere facilmente diagnosticata attraverso esami strumentali che misurano la densità minerale ossea e soprattutto può essere prevenuta.

"Le fratture da fragilità sono un’emergenza sanitaria e quanto viene fatto nel nostro Paese per informare la popolazione sul rischio di fratturarsi è benvenuto", afferma Maria Luisa Brandi, Presidente FIRMO – Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso. "Aprire gli Ospedali alla valutazione del rischio è un’operazione utile e coinvolgente che Onda sta portando avanti da anni. Queste visite permetteranno ai pazienti di conoscere quanto si può fare con i farmaci, ma anche con la prevenzione primaria, che include la supplementazione con vitamina D".

"L’osteoporosi è una patologia insidiosa, perché spesso silente e asintomatica, e sta assumendo sempre più rilevanza sociale nei paesi industrializzati per il rischio di fratture da fragilità che comporta, con importanti conseguenze sulla qualità di vita e la salute delle donne", conclude Anna Maria Colao (nella foto), Presidente Società Italiana di Endocrinologia. "È per questo che iniziative di sensibilizzazione della popolazione su questa tematica, come il progetto ‘H-Open Day Salute delle ossa’ promosso dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere (Fondazione ONDA), sono di enorme importanza. In particolare, è necessario sensibilizzare la popolazione sul ruolo della prevenzione primaria, attraverso l’adozione di corretti stili di vita e di un giusto apporto di calcio e vitamina D, secondo un’alimentazione equilibrata. L’attivazione di PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) – come quello avviato nel dicembre scorso dall’AOU Federico II – che si connotano per una sinergica interazione fra le varie aree specialistiche (fisiatria, reumatologia, ortopedia, geriatria, ginecologia, endocrinologia, neurochirurgia, dermatologia, nefrologia) rappresenta la strategia più efficace per i pazienti che sono ad alto rischio di fratture da fragilità".

I servizi offerti dagli ospedali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it dove è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalità di prenotazione. Per accedere al motore di ricerca basta cliccare sul banner "Consulta i servizi offerti" posto in Home Page. L’iniziativa gode del patrocinio della Fondazione FIRMO, della Società Italiana di Menopausa (SIM), della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) e della Società Italiana di Reumatologia (SIR) ed è resa possibile anche grazie al contributo incondizionato del Gruppo Lactalis Italia.

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